Attaccante
Nato a Torino l'11 settembre 1987
Esordio in A: -
2001-02 | TORINO | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2002-03 | TORINO | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2003-04 | TORINO | B | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2004-05 | TORINO | B | 0 | 0 | |||
2005-06 | TREVISO | A | 8 | 0 | |||
2006-07 | TREVISO | B | |||||
(legenda)
(Gianluca Grassi | Guerin Sportivo | 23 marzo 2004)
Ventisei reti nelle diciannove partite di campionato fin qui disputate. I numeri di Robert Acquafresca non passano inosservati: è il più prolifico bomber in circolazione sui campi italiani. D'accordo, stiamo parlando di un ragazzo di non ancora 17 anni (è nato l'undici settembre 1987), può ancora succedere di tutto (qualche amicizia sbagliata o il rischio di "bruciarlo" per la troppa pressione), ma l'impressione è quella di trovarsi davanti a un giocatore di grandi prospettive.
Centravanti di grande
spessore tecnico e di notevole prestanza fisica, forte
con entrambi i piedi e nel
gioco aereo, Robert è il leader degli Allievi del Torino
(tra i più seri candidati alle
finali-scudetto di Pescara)
e sarà una delle colonne
della nostra Under 17 che
dal 23 al 27 marzo sarà
impegnata in Polonia nel
secondo turno di qualificazione degli Europei (avversari i padroni di casa, la Turchia e la Serbia Montenegro), decisivo per l'ammissione alla fase finale che si terrà in Francia nella prima
metà di maggio. Se di testa
ricorda l'irruenza di Bazzani, la scaltrezza negli ultimi sedici metri lo avvicina
a Pippo Inzaghi (il suo campione prelerito insieme a Totti): ma in casa granata viene naturale accostarlo a Bobo Vieri, che proprio nella Primavera del Torino mosse i primi passi
della sua brillante carriera.
Nato da mamma polacca (Eva, impiegata all'Onu) e
da papa italiano (Pino), Acquafresca è cresciuto
grazie ai consigli dei tecnici Calamità e Serena ed ha
affidato i suoi interessi calcistici alla competenza di
Paolo Fabbri, già procuratore di giocatori come Maccarone, Martins e
Makinwa, un addetto ai lavori che ha occhio lungo
per i giovani in carriera. E
Robert è qualcosa di più di
una semplice promessa.
Anche perché per il
momento dimostra di
avere la testa sulle spalle:
impegnato negli studi (frequenta con buon profitto il
terzo anno di Liceo Scientifico), ha già fatto sapere
che, nella malaugurata ipotesi fallisse con il calcio,
non gli dispiacerebbe sfondare come veterinario.
Piedi per terra, i gusti e le
passioni di tanti suoi coetanei (tennis, nuoto, musica commerciale e le vacanze a Cuba con gli amici), è stato a lungo corteggiato
dalla Federazione polacca
(lusingata anche dalle ottime relazioni di Kozminski, ex Udinese e Brescia), che
lo voleva convincere a
indossare la maglia delle
giovanili biancorosse.
Acquafresca, però, ha preferito l'azzurro. Meglio
così, il futuro è suo. E,
adesso, anche un po'
nostro...
La carriera in nazionale (figc.it)